Un film sulla cucina siciliana ma non solo. Un documentario dal taglio antropologico che vede protagonisti gli chef, gli artigiani, gli artisti, gli scrittori, i prodotti della terra coinvolti tutti in una vera e propria opera d’arte a più mani. Un’opera che nasce dallo sforzo e dall’estro collettivo e che si concretizza nel piatto finito. Un Grand Tour all’interno di una Sicilia stratificata, fatta delle diverse dominazioni che si sono succedute e che hanno lasciato tracce evidenti non solo nel dialetto, non solo nelle tecniche di irrigazione o di allevamento, non solo nel carattere, ma anche e, in particolar modo, nelle abitudini alimentari, nelle tecniche di preparazione dei piatti.
Piatti che esprimono l’essenza del territorio, che ricordano la gente di un tempo andato, i profumi e i sapori di una volta suscitando sensazioni sopite ed emozioni dimenticate, coinvolgendo tutti i sensi. Un quadro non è capace di farlo, una scultura neppure, un libro forse … la cucina assolutamente sì.
Immagini che giocano sul concetto di circolarità, immagini che sono metafora della catena alimentare e che si rimandano l’un l’altra, che amplificano il loro senso in questo loro rimandarsi, trasformarsi, richiamarsi.