C’è stato un tempo in cui <<liberazione>> era un mantra ripetuto in varie versioni e applicato in diversi contesti, un misto di volontà indomabile e di parola magica che avrebbe portato ad uno stato di diffusa e illimitata felicità.
Archivi tag: famiglia
La famiglia: ultimo attacco finale
Perché l’idea di “famiglia” è una realtà inadeguata al vivere sociale nell’era post-moderna? Perché l’organismo da cui ha origine ogni forma comunitaria e il fenomeno regolatore dell’ordine sociale di ogni epoca conosciuta risulta attualmente del tutto irrilevante ai fini dell’organizzazione collettiva tanto da venir minato dall’apparato politico-culturale Occidentale? tanto da essere inteso come una forma di resistenza, una barriera nei confronti della venuta del “progresso”?
Il rapporto tra ruolo della famiglia e crescita sociale
Mettiamo da parte i “sacri principi”. Archiviamo tradizioni ed istituzioni rodate da secoli. Lasciamo perdere il “senso” dei valori. Magari arriviamo – come si sta facendo da decenni – a proclamare la “morte della famiglia”, nel nome dell’indifferentismo etico e dei generi. E poi tiriamo le somme, in termini esistenziali ed economici, antropologici e sociali. Che cosa ne ricaveremmo? Che il tramonto del “buon senso antico”, proprio quello che ha orientato, per millenni, gli uomini, le donne, le famiglie e le società occidentali, ha dei costi sociali, oltre che individuali, in grado di spezzare le esistenze ed i bilanci, l’equilibrio dei singoli e quello delle comunità.
“Ammortizzare”,non basta . Bisogna anche crescere.
Un italiano su tre resta nella casa materna. Tra loro c’è anche un quarto della popolazione tra i 30 e i 40 anni, e quasi il 12% delle persone tra i 45 e i 65 anni. I dati sono stati commentati per lo più dal punto di vista economico, sottolineando la positiva funzione di ammortizzatore sociale della famiglia in tempo di crisi. Come stanno però dal punto di vista psichico questi 30-40 a casa con la mamma? E ancora: che effetto ha questo fenomeno sulla salute e la vitalità del Paese?
Sono domande che occorre porsi, cercando risposte nei dati disponibili da altri settori. Infatti, “ammortizzare” fatiche e difficoltà individuali e di gruppo non è necessariamente il miglior criterio per aiutare lo sviluppo psicologico, affettivo e cognitivo delle persone: ogni educatore responsabile lo sa.
La superdonna moderna
La donna moderna, e con l’aggettivo “moderna” intendiamo “liberata” ed “emancipata” nel senso che la cultura femminista ha attribuito a queste parole, si dibatte, con se stessa e con gli uomini, in una contraddizione fondamentale, dalla quale non sa come uscire.Come vi sia giunta, attraverso quali mutamenti socioculturali e per quali meccanismi psicologici, sarebbe cosa lunga da esaminare; del resto, ho cercato di farlo in una numerosa serie di articoli, per cui daremo come sufficientemente lumeggiato questo punto; vediamo, invece, quale sia lo stato attuale delle cose e come, eventualmente, se ne possa uscire.
Georg Simmel:LA FILOSOFIA DEL DENARO
La “Filosofia del denaro” (1900) è stata spesso considerata l’opera migliore di Simmel: essa pone il denaro come simbolo dell’epoca moderna , epoca caratterizzata dall’impersonalità dei rapporti umani, sempre più freddi e distaccati, per analizzare poi, nell’ultima parte dell’opera, le conseguenze negative derivanti dalla sempre maggiore diffusione di questa organizzazione monetaria della società, e riconosce nella più grave, la riduzione dei valori qualitativi a valori quantitativi (tutte tematiche già in qualche misura toccate da Marx stesso), dato che la vita diventa un continuo calcolo matematico, che porta alla prevaricazione da parte dell’attività intellettuale delle attività spirituali, in particolar modo di quelle affettive ed emotive. L’ambiente perfetto per questa società è la grande città : gli effetti che suscita nell’individuo vengono studiati ne “La metropoli e la vita mentale”. L’uomo diventa un piccolo ingranaggio rispetto all’enormità di tutto il sistema, ed è costretto ad aumentare la sua attività nervosa per adattarsi ai veloci cambiamenti tra sensazioni esterne ed interne.