La nostra lingua, la libertà di parola, è minacciata, castrata da un neo puritanesimo, da un “politically correct” asfissiante che annulla la verità e uccide qualunque confronto. Una “Lourdes linguistica” che edulcora e trasforma le parole, sostituisce la realtà, si pone come sudario sul corpo vivo della società. La verità, nella sua semplice e brutale esposizione è diventata un oltraggio al pudore, al bon ton, uno sfregio alla democrazia compiuta e alle Istituzioni (sempre siano lodate…). In questa calma di palude nulla deve portare turbamento. L’indignazione gridata è una minaccia, ogni giudizio è un’offesa al galateo, alla forma, a una categoria. Il Sistema, nelle sue varie e molteplici forme, diverse, ma protette dal medesimo scudo di perbenismo, da una vernice di merda decennale che non puzza, ma soltanto “odora“, usa il politically correct per mozzare le lingue, etichettare, isolare chiunque ritenga altro a sé.
“Il male e la sventura svaniscono con un tuffo nelle acque dell”eufemismo. Chi èil capitano Achab? Un portatore di un atteggiamento scorretto verso le balene. Non facciamo fiasco, riusciamo meno bene del previsto. Non siamo drogati, eccediamo nell’uso di sostanze stupefacenti. Non siamo paralizzati, ma affetti da tetraplegia. Un cadavere va chiamato “persona non vivente” e di conseguenza, un cadavere grasso sarà una persona non vivente portatrice di adipe” (*).
La verità offende persino quando, per conclamarla, si usano metafore o perifrasi. Se la verità offende, la metafora offende sommamente se riferita alla sfera sessuale. Giordano Bruno oggi non sarebbe più bruciato a Campo dè Fiori con una mordacchia in bocca, ma analizzato nelle sue deviazioni intollerabili, nelle sue enunciazioni eretiche, durante infiniti talk show e con fuori onda di novizi inconsapevoli di essere ripresi.
Scrisse Orwell in “Politics and the English Language“: “Se semplifichi il tuo linguaggio, ti liberi dalle peggiori follie dell’ortodossia. Non potendo più parlare nessuno dei gerghi prescritti, se dici una stupidaggine la tua stupidità sarà evidente anche a te. Il linguaggio politico è inteso a far sembrare veritiere le menzogne e rispettabile ogni nefandezza, e a dare una parvenza di verità all’aria fritta.” La verità è ormai diventata insulto. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.
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Basta una legislatura per ricevere un assegno pari al 533% dei contributi
Facile, per il sindaco di Firenze Matteo Renzi invocare l’abolizione dei vitalizi parlamentari. Facile, per uno che ha 36 anni e l’ambizione di rottamare un’intera classe politica. Mettetevi invece nei panni di un signore di cinquant’anni entrato in parlamento senza speranza di essere rieletto. L’Istituto Bruno Leoni ha fatto i conti: cominciando a riscuotere il vitalizio a 65 anni, se vivesse fino a 78 porterebbe a casa 3.108 euro lordi al mese per 13 anni. Intascando così il 533% di quanto versato in un quinquennio al ritmo di 1.006 euro al mese, contro il 102% di un lavoratore dipendente medio pensionato con 35 anni di anzianità.
Correva l’anno 2006
La “volontà suprema”
Secessionismo elitario ????
Vogliamo dircela tutta? L’ Italia c’è grazie ad una epidemia di secessionismo elitario e antidemocratico.Non voglio fare qui una lezione di storia : tra l’altro non ne ho i titoli . Però è del tutto evidente anche per chi non fa lo storico di professione che prima che l’Italia assumesse l’attuale conformazione e fisionomia, le regioni che la componevano appartenevano a vari stati o imperi. A scuola ci insegnavano che a fare l’Italia moderna è stato il Risorgimento , ma io non capisco proprio cosa mai sia risorto se prima di allora l’Italia come stato o come nazione omogenea non era mai esistita. Secedendo dall’All’Austria-Ungheria , dallo stato del Vaticano, dalla Francia e dalla Spagna si è fatta l’Italia – a cui , per altro , mancavano gli Italiani che erano “da fare” come diceva quella personcina a modo che era il nostro Cavour. Un manipolo di borghesi e intellettuali “Illuminati” ( da ceri massonici) totalmente avulsi dal contesto sociale ipotizzarono cammin facendo la realizzazione dell’Italia. SI PROPRIO CAMMIN FACENDO: perché all’inizio non erano chiari i reali confini del nuovo stato; si era in disaccordo su quale avrebbe dovuto essere la capitale ; ci si accapigliava per stabilire la definitiva forma di governo ( monarchia ?repubblicana ? parlamentare ?) ; si lottava per imporre l’una o l’altra delle forme di legittimazione ( suffragio universale o èleitario ?) ; né ,per finire , mancavo le diatribe sulla lingua ufficiale del futuro stato.-tant’è che, una volta scelta e fissata la lingua di Dante , alla corte dei Savoia , si continuò a parlare piemontese o francese , mentre nel resto della penisola tutti continuavano ad esprimersi nel dialetto d’ origine Nel corso del primo confitto mondiale , al fronte gli ufficiali avevano bisogno di un bel numero di interpreti per comunicare con la bassa forza. Gli ufficiali , nella stragrande maggioranza dei casi , parlavano solo piemontese, e la truppa solo il calabrese, il sardo, il pugliese, il napoletano…………
Carla & Berlusca
Silvio Berlusconi si è incontrato con Nicolas Sarkozy. Che è di destra quanto Berlusconi, ma dirige un paese meno provinciale. I due dichiarano di avere una “identica posizione” sulla crisi globale. Di avere le stesse idee sul Medio Oriente. Di voler fare il treno ad alta velocità a tutti i costi. E soprattutto firmano un protocollo per la costruzione di quattro centrali nucleari in Italia.Qualunque cosa si possa pensare dell’energia nucleare (qui o in Iran), si tratta di una svolta di notevole importanza.Di tutto questo, alla maggioranza della gente non gliene importa però nulla. Come sapete, l’incontro tra Berlusconi e Sarkozy è diventato famoso perché a un certo punto, Berlusconi avrebbe sussurrato qualcosa all’orecchio di Sarkozy.