Chi ha orecchie per intendere intenda…

PALERMO: CORTEO MOVICENTO DEI FORCONI E STUDENTI

Una protesta etereogenea, forse troppo, che passa dall’estrema destra ai centri sociali, portandosi dietro imprenditori, federalisti, “scioperanti fiscali”, para-leghisti o semplici lavoratori, sta bloccando in queste ore l’Italia o quantomeno alcune delle principali città.

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Demagogia

I cinque tabù assoluti della politica italiana, quelli che nessun candidato, da Ferrando a Fiore – passando per Di Pietro, Grillo e De Magistris – oserà mai proporre:

1. Uscita dell’Italia dalla NATO (e conseguente smantellamento di tutte le basi americane in Italia);

2. Ricostituzione delle Partecipazioni Statali (quelle smembrate all’inizio degli anni ’90 dalla cricca Amato-Ciampi-Draghi-Prodi);


3. Ricostituzione della Banca d’Italia quale Società di Diritto Pubblico (adesso è in mano agli strozzini delle banche private);

4. Nazionalizzazione della FIAT;

5. Messa al bando di tutte le logge massoniche di ogni ordine grado (veri tentacoli dell’imperialismo americano in Italia).
A questi cinque punti se ne potrebbe aggiungere un sesto, di politica estera, quella politica estera che è la pietra miliare di ogni autentica sovranità nazionale: accordi di partenariato strategico con i seguenti paesi, Iran, Siria, Russia, Cina, Turchia, Venezuela, Brasile, Nicaragua, Bolivia e Cuba.