Cresciuti per decenni nella convinzione di appartenere ad una forma superiore di umanità

978-88-6220-980-9

Distratti, distorti e distrutti. Gli italiani appaiono così anche nei giorni in cui, dalle campagne e dalle strade che collegano città e periferia, una massa di persone si muove esprimendo quella vitalità che altrove non si trova più. I forconi hanno un nome che alla sensibilità urbana dà fastidio. Sia perché con il forcone si raccoglie la paglia e ci si impegna dunque in qualcosa di umile che attiene alla terra (il cittadino predilige il cemento), sia perché evoca Nemesi, ovvero una forma primitiva di risarcimento morale. Continua a leggere

“L’amicizia? Sono due solitari insieme”,L’”amicizia” di Facebook è invece una folla solitaria

HumanComputer

“Tutte le dimensioni che costituiscono la temporalità si appiattiscono sul momento presente. L’ideologia del presente rientra nel disagio spirituale dell’epoca. Twitter è solo uno tra i tanti casi. L’importanza odierna dei tweet è una sorta di assunzione metafisica della notizia breve di cronaca. Essa dà la misura del declino.

Continua a leggere

Che cos’hanno in comune il governo statunitense e la Silicon Valley?

google_-compie-15-anni

Finalmente, i giornalisti hanno iniziato a fare una critica seria dei giganti della Silicon Valley. In particolare hanno aperto gli occhi su Google, al momento la terza compagnia più grande al mondo per valore di mercato. La nuova fase di discussione è iniziata ancora prima delle rivelazioni sulla regolare condivisione da parte dei giganti tecnologici dei nostri dati personali con la National Security Agency – NSA, o la loro probabile fusione con quest’ultima. Allo stesso tempo, un altro gruppo di giornalisti, apparentemente ignari che il tempo sia cambiato, si sta ancora facendo beffe di San Francisco, mia città di origine, per non sottostare passivamente all’incombente presenza della Silicon Valley.

Continua a leggere

Tutto in nome dell’evoluzione, della civiltà e delle pari opportunità.

tumblr_msx0l22Gsv1rvujcpo1_500

Lo spettacolo di Cécile Kyenge va avanti senza esclusione di colpi. Tuttavia l’ultima trovata del Ministro congolese manca di originalità. Difatti la proposta di sostituire la denominazione di “madre e padre” in “genitore 1 e genitore 2” nei certificati di nascita, moduli scolastici e documenti simili non viene da lei, ma da un consigliere comunale di Venezia: Camilla Seibezzi, che a sua volta ha semplicemente preso l’idea dalla Francia. I francesi da bravi “rivoluzionari”, già hanno provveduto ad inserire questa modifica l’ottobre scorso insieme alle sicuramente più discusse leggi sulle adozioni gay e sul matrimonio tra omosessuali. In un’Italia in cui da ormai settant’anni è un continuo omologarsi al grido di “evoluzione, civiltà e pari opportunità” , non trovo lo scalpore nel voler continuare a prendere solo il peggio di quello che succede negli altri Paesi.

Continua a leggere

Roma: cambiamento ma verso quale direzione ?

Che cosa è successo? Alcune migliaia di persone (dai 15 ai 30.000 presenti, si dice), nella quasi totalità adolescenti, hanno risposto ad una “convocazione” partita da Facebook e si sono radunate in piazza per scatenarsi sulle note di una “musica” di un “cantante” coreano.

L’avvenimento colpisce per la sua evidente follia.

Continua a leggere

O si dona davvero, o non si dona; se si dona l’amore, lo si deve donare in modo perfetto, cioè totale

Accade ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, eppure è una cosa sbalorditiva, impressionante, drammatica: che qualcuno sia pronto ad offrire il proprio cuore a qualcun altro, a donare tutto se stesso o tutta se stessa a un altro essere umano.

È una cosa sublime; e anche terribile. Le sue conseguenze sono incalcolabili, così come la sua portata è incommensurabile.

Di solito, nella vita ordinaria, le persone sono piuttosto caute e circospette; hanno paura di essere imbrogliate, tengono stretto il portafoglio, contano diligentemente il denaro ricevuto di resto dal negoziante o dalla cassiera; se sospettano, anche minimamente, di essere stati raggirati, sono pronti a reagire, a protestare, a denunciare.

Continua a leggere