Una delle facce assunte da Hillary Clinton in questa campagna per le presidenziali è quella del difensore della classe media e dei lavoratori americani contro l’enorme influenza che i ricchi e le grandi banche di Wall Street esercitano sul sistema politico, economico e sociale degli Stati Uniti. Anche un irriducibile sostenitore dell’ex segretario di Stato di Obama, se in buona fede, non può però che considerare solo apparente questa sua attitudine, viste le ben documentate affinità con i grandi interessi economico-finanziari della candidata Democratica alla Casa Bianca.
Quegli stessi miliardari americani che hanno consentito ai coniugi Clinton di mettere assieme un’autentica fortuna personale sono infatti gli stessi che hanno donato centinaia di milioni di dollari alla campagna di Hillary, grazie ai quali quest’ultima ha potuto imporre una strategia elettorale volta sostanzialmente a contrastare la percezione negativa che ha di lei la maggioranza dei potenziali elettori.