Poco da festeggiare e poco da essere orgogliosi.

Nei centocinquant’anni dell’unità, per me, ci sarebbe poco da festeggiare. Se uno apre il giornale e vede come è ridotta l’Italia, emerge un povero paese lacerato, vituperato, violato e violentato ogni giorno dalle classi dirigenti, da chi dice “Italia Italia” e pensa solo ai fatti propri. L’Italia violentata e stuprata in tutta quanta la sua centocinquantenaria storia. Poco da festeggiare e poco da essere orgogliosi. Se poi esci dalle pagine patinate ed entri nelle pieghe storiografia e studi bene le questioni c’è poco da gloriarsi. Il più grande eroe che ha infiammato la mia infanzia, l’eroe che ancora mi muove l’animo di italiano, è Giuseppe Garibaldi: eppure, quando entri nelle pieghe dei fatti di Bronte, vedi che già lì, nel 1860, il sogno del popolo italiano di vedere insieme le idee di unità nazionale e di riscatto sociale viene tradito dai garibaldini stessi, Bixio in testa, perché per compiacere il duca inglese Nelson e i britannici che avevano protetto lo sbarco a Marsala viene stuprato e violato il popolo di Bronte che si era permesso di violare le sue tenute.

Continua a leggere

Venerdì scorso, la scossa di 8.9 gradi Richter

Venerdì scorso, la scossa di 8.9 gradi Richter che ha devastato il nordest del Giappone ha fatto ondeggiare i grattacieli di Tokyo pochi attimi prima che la borsa chiudesse, condizionandone comunque la performance. Certo, l’indice Nikkei sui futures ha perso tre punti, ma nonostante non si sapesse ancora dello tsunami, il settore delle costruzioni già faceva un bel balzo in alto, con le azioni di alcune compagnie edili delle aree più colpite che registravano fino a più trenta per cento.

Continua a leggere