l’industria del virus

Secondo il leader mondiale del networking i malware hanno praticamente vinto. Sarà bene mettersi l’animo in pace, perché secondo Cisco non è umanamente possibile stare al passo con e continuassi ad infettarmi e poi quindi a pulire il pc e ancora re-istallare e poi recuperare dati… l’intero costo delle operazioni sarebbe proprio uno spreco”, ha dichiarato John Stewart, chief security officer di Cisco. “Le dichiarazioni shock dello specialista Cisco hanno raggelato la platea dell’ultima AusCERT 2008, la più importante conferenza australiana sulla Sicurezza. “Ci sono troppe aziende nel mondo che ormai credono che l’infezione sia da considerarsi un costo d’impresa”, ha aggiunto Stewart. “A mio parere il modo migliore di affrontare la questione è quello di utilizzare whitelist – quindi dolo software eseguibili certiifcati.

Ovviamente gli sviluppatori di anti-virus e anti-malware non sono d’accordo. Per Gavin Struthers, direttore McAfee Australia e New Zealand, è vero che i software  di protezione non sono definiitvi per il problema, ma comunque non possono essere definiit una spreco di denaro.

Tutto questo è vero almeno per i sistemi Windows, ma per i sistemi UNIX-Like come Solaris, BSD, Mac OSX e Linux la faccenda si struttura in una maniera completamente diversa. Prendiamo ad esempio i sistemi GNU/Linux (gratis e a codice aperto e condivisibile) e vediamo di capire perché un sistma Linux è pou resistemte e a volte immune da virus.

Continua a leggere

Scuole private denaro pubblico.

Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito?

Si accorge che le scuole di stato hanno difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica,intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle.

Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito,di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole , perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare prevalenza alle scuole private.

Attenzione, amici,in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.

Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l’11 febbraio 1950